La politica in Africa del Sud dalla liberazione di Nelson Mandela

Pubblicato il da Angelo

La lunga supremazia della politica dell’apartheid costrinse il Sudafrica, per quasi cinquant'anni, a vivere in una situazione di terribile segregazione razziale e odio nei confronti delle tante etnie che colorano il bellissimo paese del Capo di Buona Speranza. A questa politica di odio e razzismo si oppose Nelson Mandela che dovette pagare la lotta per la libertà con ventisei anni di carcere. Dalla sua liberazione, grazie alle sue battaglie, il Sudafrica conobbe la libertà e lo sviluppo economico.

La sconfitta dell'Apartheid

L'idea politica razzista dell'Apartheid fu trasformata in un sistema legislativo nel 1948 con la vittoria del Partito Nazionale. Il sistema aveva due idee ben radicate: la separazione dei bianchi dai neri e l'istituzione dei Bantustan, delle riserve nelle quali furono costretti a trasferirsi molti neri. Le principali leggi erano delle vere e proprie condanne nei confronti delle minoranze, alcune di esse vietavano i matrimoni interrazziali, alcune privavano i non-bianchi dei diritti fondamentali, altre perseguivano chiunque aveva dei rapporti sessuali con "razze" diverse, addirittura c'erano leggi che obbligavano la popolazione nera a poter frequentare le zone della gente bianca solo con dei lasciapassare. Grazie alle proteste e alle battaglie intraprese dall'ANC (African National Congress) e dall'ala armata del partito, la "Lancia della nazione" (Umkhonto we Sizwe), il Sudafrica ottenne finalmente la liberazione da questo terribile regime, simboleggiata dalla liberazione dalla prigionia, durata ventisei anni, di Nelson Mandela, capo carismatico dell'ANC e futuro Nobel per la pace.

Il Sudafrica dopo la liberazione

Il 27 aprile 1994 si tennero le prime elezioni libere, dove erano chiamati a votare tutte le etnie. Con le elezioni fu eletto presidente Nelson Mandela, capo dell’ANC e protagonista indiscusso nella lotta per la liberazione del Sudafrica. Il periodo di transizione dal regime dell'Apartheid al nuovo governo fu gestito da un tribunale, la Commissione per la Verità e la Riconciliazione, istituito nel 1995 da parte dello stesso Nelson Mandela. Nel 1999 Mandela si ritirò dalla vita politica lasciando spazio al presidente Mbeki il quale si impegnò affinché il Sudafrica non fosse dipendente dagli stati stranieri, cercando di risolvere il problemi del paese con soluzioni interne. Dopo una breve parentesi di Motlanthe, presidente dal 2008 al 2009, fu eletto il 23 aprile 2009 Jacob Zuma con ilo 67% dei voti. Nel 2010 furono organizzati i mondiali di calcio, simbolo dello sviluppo economico intrapreso ormai da anni dal paese. Tuttavia, a pochi chilometri dalla festa e dal divertimento, nei ghetti ancora restano vive la povertà e la fame, che purtroppo, nonostante le liberazioni, le riforme e le rinascite, saranno sempre difficili da eliminare.

Nelson Mandela (mural)
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